lunedì 29 settembre 2008

Non ti scordar mai di me

Se fossi qui come questa sera
sarei felice e tu lo sai
Sarebbe meglio anche la luna
ora più piccola che mai
Farei anche a meno della nostalgia
che da lontano torna per portarmi via
Del nostro amore solo una scia
che il tempo poi cancellerà
e nulla sopravviverà.

Non ti scordar mai di me
di ogni mia abitudine
in fondo siamo stati insieme,
e non è un piccolo particolare.
Non ti scordar mai di me
della più incantevole
fiaba che abbia mai scritto.
Un lieto fine era previsto e sai gradito.

Forse è stata un po’ colpa mia
vedere forse per l'eternità
A volte tutto un po’ si consuma
senza preavviso se ne va.

Non ti scordar mai di me
di ogni mia abitudine
in fondo siamo stati insieme,
e non è un piccolo particolare.

testo di Tiziano Ferro

giovedì 18 settembre 2008

Ti vai prosciugando - qualcosa si chiude - succede di notte, quando comincio ad assopirmi... mi risucchia come un gorgo, in cui mi crolla il cervello e crolla il mondo. Mi riprendo a denti stretti, ma se un giorno non ce la faccio a riprendermi?

Non ci si uccide per amore di una donna. Ci si uccide perché un amore, ci rivela nella nostra nudità, miseria, inermità, nulla.

È cominciata la cadenza del soffrire. Ogni sera all'imbrunire, stretta al cuore, fino a notte.

Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.

Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.

Cesare Pavese