sabato 30 agosto 2008

Se


Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono, e ti mettono sotto accusa,
se riesci a credere in te stesso quando tutti dubitano di te, ma anche a tener conto del loro dubbio;
se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare, o, essendo calunniato, a non rispondere con calunnie, o, essendo odiato, a non abbandonarti all’odio,
e tuttavia a non sembrare troppo buono, o troppo saggio;
se riesci a sognare e non fare del sogno il tuo padrone;
se riesci a pensare e non fare del tuo pensiero il tuo fine;
se riesci incontrando il successo e la sconfitta
e trattare questi due impostori allo stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire le verità che tu hai detto
distorte da furfanti che ne fanno trappole per sciocchi,
o a vedere le cose alle quali hai dedicato la vita, distrutte,
e umiliarti per ricostruirle con arnesi ormai logori;
se riesci a fare un solo fagotto di tutte le tue vittorie
e rischiarle in un colpo a testa e croce,
e perdere, e ricominciare dall’inizio,
senza mai lasciarti scappare una parola su quello che hai perduto;
se riesci a costringere il tuo cuore, i nervi e i muscoli
a servire il tuo scopo anche quando sono da tempo sfiniti,
e a tener duro quando in te non resta altro
che la volontà, che ripete: ”Resisti!”,
se riesci a parlare con la canaglia senza perdere la tua onestà,
o a camminare con i re senza perdere il senso del comune,
se non riesce a ferirti il nemico come l’amico più caro,
se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l’impercepibile minuto
con sessanta inestimabili secondi di Vita,
tua è la Terra, e tutto ciò che è in essa,
e, quel che è più importante, sarai un Uomo, figlio mio!

Rudyard Kipling