Riempire scatole di cartone.
Una dopo l'altra e dentro solo cocci di vita.
Siamo certi che qualcosa possa cambiare?
Mi sono sempre chiesto cosa serve una cantina ad un astemio.
Mi chiedo sempre un miliardo di cose.
Non credo possa servire.
Mi accendo una sigaretta. Il mio gatto dorme accanto a me.
Tutto a posto.
sabato 1 maggio 2010
lunedì 26 aprile 2010
Giugno '73
Tua madre ce l'ha molto con me
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.
La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.
E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".
E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell'imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.
E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l'ho già regalato
e lo stesso quei due peli d'elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.
Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
Testo di Fabrizio De Andrè
perché sono sposato e in più canto
però canto bene e non so se tua madre
sia altrettanto capace a vergognarsi di me.
La gazza che ti ho regalato
è morta, tua sorella ne ha pianto,
quel giorno non avevano fiori, peccato,
quel giorno vendevano gazze parlanti.
E speravo che avrebbe insegnato a tua madre
A dirmi "Ciao come stai ", insomma non proprio a cantare
per quello ci sono già io come sai.
I miei amici sono tutti educati con te
però vestono in modo un po' strano
mi consigli di mandarli da un sarto e mi chiedi
"Sono loro stasera i migliori che abbiamo ".
E adesso ridi e ti versi un cucchiaio di mimosa
Nell'imbuto di un polsino slacciato.
I miei amici ti hanno dato la mano,
li accompagno, il loro viaggio porta un po' più lontano.
E tu aspetta un amore più fidato
il tuo accendino sai io l'ho già regalato
e lo stesso quei due peli d'elefante
mi fermavano il sangue
li ho dati a un passante.
Poi il resto viene sempre da sé
i tuoi "Aiuto" saranno ancora salvati
io mi dico è stato meglio lasciarci
che non esserci mai incontrati.
Testo di Fabrizio De Andrè
lunedì 31 agosto 2009
Sempre e per sempre
Pioggia e sole
cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano
e non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
ricordati
dovunque sei,
se mi cercherai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare
e perdersi ancora
e tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare
per diverse strade
o con diverse scarpe
su una strada sola
Tu non credere
se qualcuno ti dirà
che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono
ma lasciano,
lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può
nascondersi,
confondersi
ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Testo di Francesco De Gregori
cambiano
la faccia alle persone
Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
e tornano
e non la smettono mai
Sempre e per sempre tu
ricordati
dovunque sei,
se mi cercherai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Ho visto gente andare, perdersi e tornare
e perdersi ancora
e tendere la mano a mani vuote
E con le stesse scarpe camminare
per diverse strade
o con diverse scarpe
su una strada sola
Tu non credere
se qualcuno ti dirà
che non sono più lo stesso ormai
Pioggia e sole abbaiano e mordono
ma lasciano,
lasciano il tempo che trovano
E il vero amore può
nascondersi,
confondersi
ma non può perdersi mai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Sempre e per sempre
dalla stessa parte mi troverai
Testo di Francesco De Gregori
domenica 19 luglio 2009
Aver bisogno di te
Aver bisogno di te.
Motivi inutili e domande consuete
ma, comunque, aver bisogno di te.
Un tuffo nelle onde agitate di un mare vicino
o perdersi tra la folla di una festa di paese.
È solo aver bisogno di te.
Sentire la tua voce
o sfiorare con un braccio il tuo seno.
Passare notti ad aspettare,
altre per stare vicini.
Notti da non dormire;
notti che finiscono presto
ed è già l'ora di partire.
Mattine fredde di un'estate da sognare
mentre da solo torno a casa.
Un dolore che ormai sembra abituale;
un distacco quasi infantile,
ma ragionare e capire
che è soltanto
aver bisogno di te.
Motivi inutili e domande consuete
ma, comunque, aver bisogno di te.
Un tuffo nelle onde agitate di un mare vicino
o perdersi tra la folla di una festa di paese.
È solo aver bisogno di te.
Sentire la tua voce
o sfiorare con un braccio il tuo seno.
Passare notti ad aspettare,
altre per stare vicini.
Notti da non dormire;
notti che finiscono presto
ed è già l'ora di partire.
Mattine fredde di un'estate da sognare
mentre da solo torno a casa.
Un dolore che ormai sembra abituale;
un distacco quasi infantile,
ma ragionare e capire
che è soltanto
aver bisogno di te.
sabato 20 giugno 2009
Tempo
È stato tempo di sguardi e poi d’incontri.
Poi tempo di passioni, di rabbia, di dolore.
È stato tempo di abbandoni, di silenzio, di ritorni.
Poi tempo di sofferenze, di notti insonni, di rimpianti.
È stato tempo di parole, di dubbi, d’incomprensioni.
Ora è tempo di decisioni, di tenerezze, di desiderio.
Ancora tempo di passione e forse di dolore.
Tempo di gelosia del passato.
Tempo di pensieri per il futuro.
Tempo di vuoti e di attese.
Tempo che si vorrebbe vivere insieme.
Tempo che ci sembra sfuggire.
Sarà tempo di giornate piene.
Tempo di notti passate nello stesso letto.
Tempo di risvegli pieni di dolcezza.
Sarà tempo di quiete.
Sempre il nostro tempo.
Per sempre.
Poi tempo di passioni, di rabbia, di dolore.
È stato tempo di abbandoni, di silenzio, di ritorni.
Poi tempo di sofferenze, di notti insonni, di rimpianti.
È stato tempo di parole, di dubbi, d’incomprensioni.
Ora è tempo di decisioni, di tenerezze, di desiderio.
Ancora tempo di passione e forse di dolore.
Tempo di gelosia del passato.
Tempo di pensieri per il futuro.
Tempo di vuoti e di attese.
Tempo che si vorrebbe vivere insieme.
Tempo che ci sembra sfuggire.
Sarà tempo di giornate piene.
Tempo di notti passate nello stesso letto.
Tempo di risvegli pieni di dolcezza.
Sarà tempo di quiete.
Sempre il nostro tempo.
Per sempre.
domenica 24 maggio 2009
sabato 23 maggio 2009
Il bacio sulla bocca
Bella,
che ci importa del mondo
verremo perdonati te lo dico io
da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro.
Ti sembra tutto visto tutto già fatto
tutto quell'avvenire già avvenuto
scritto, corretto e interpretato
da altri meglio che da te.
Bella,
non ho mica vent'anni
ne ho molti di meno
e questo vuol dire (capirai)
responsabilità
perciò…
Volami addosso se questo è un valzer
volami addosso qualunque cosa sia
abbraccia la mia giacca sotto il glicine
e fammi correre
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare.
Stancami
e parlami
abbracciami
guarda dietro le mie spalle
poi racconta
e spiegami
tutto questo tempo nuovo
che arriva con te.
Mi vedi pulito pettinato
ho proprio l'aria di un campo rifiorito
e tu sei il genio scaltro della bellezza
che il tempo non sfiora
ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi
sul ciglio del prato di cicale
con l'orchestra che suona fili d'erba
e fisarmoniche
(ti dico).
Bella,
che ci importa del mondo.
Stancami
e parlami
abbracciami
fruga dentro le mie tasche
poi perdonami
sorridi
guarda questo tempo
che arriva con te
guarda quanto tempo
arriva con te
Testo di Ivano Fossati
che ci importa del mondo
verremo perdonati te lo dico io
da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro.
Ti sembra tutto visto tutto già fatto
tutto quell'avvenire già avvenuto
scritto, corretto e interpretato
da altri meglio che da te.
Bella,
non ho mica vent'anni
ne ho molti di meno
e questo vuol dire (capirai)
responsabilità
perciò…
Volami addosso se questo è un valzer
volami addosso qualunque cosa sia
abbraccia la mia giacca sotto il glicine
e fammi correre
inciampa piuttosto che tacere
e domanda piuttosto che aspettare.
Stancami
e parlami
abbracciami
guarda dietro le mie spalle
poi racconta
e spiegami
tutto questo tempo nuovo
che arriva con te.
Mi vedi pulito pettinato
ho proprio l'aria di un campo rifiorito
e tu sei il genio scaltro della bellezza
che il tempo non sfiora
ah, eccolo il quadro dei due vecchi pazzi
sul ciglio del prato di cicale
con l'orchestra che suona fili d'erba
e fisarmoniche
(ti dico).
Bella,
che ci importa del mondo.
Stancami
e parlami
abbracciami
fruga dentro le mie tasche
poi perdonami
sorridi
guarda questo tempo
che arriva con te
guarda quanto tempo
arriva con te
Testo di Ivano Fossati
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